L’8 luglio del 2019 abbiamo celebrato con doverosa solennità il Centenario di fondazione della nostra Associazione, collocando ad imperitura memoria una targa sotto la splendida Galleria di Milano, dove tutto cominciò oltre un secolo fa. Oggi, ad un anno di distanza, possiamo celebrare il 101° compleanno solo metaforicamente, perché le dolorose vicende legate all’emergenza generata dalla pandemia di Covid-19 (che ha mandato avanti anche tanti di noi, a cui va in primo luogo il nostro pensiero) ci obbligano a rispettare le necessarie norme di sicurezza, specie in tema di distanziamento tra le persone.
Ma possiamo farlo con orgoglio. L’orgoglio di aver dimostrato ancora una volta come gli Alpini hanno risposto con generosità ed efficienza alla richiesta di aiuto che veniva dai loro territori: basti ricordare il “miracolo” della realizzazione in soli sette giorni dell’Ospedale nella Fiera di Bergamo, la riattivazione di cinque ospedali in Veneto e le centinaia di interventi dei nostri Gruppi in tutte le province colpite dalla epidemia, per distribuire mascherine e generi di conforto, sorvegliare sentieri e parchi, controllare mercati e aree per l’effettuazione di test sierologici e tamponi, ecc. Tutto con la serietà e l’impegno che da sempre ci contraddistinguono.
Certo, poter festeggiare insieme anche questo anniversario ci avrebbe dato maggior gioia, ma non possiamo non essere soddisfatti per la visibilità che questa emergenza ha dato all’Ana: è sopratutto tra i giovani che il nostro messaggio è passato ed è sui giovani che dobbiamo puntare (e lo stiamo facendo, con determinazione, anche ai più alti livelli) per continuare a recitare un ruolo così importante nella realtà del nostro Paese, per i prossimi cento anni.

Sebastiano Favero
Presidente nazionale Ana