Nucleo di Protezione Civile

della Sezione A.N.A. di Gorizia

Unità di Protezione Civile sezionale

com’è nata e come si è sviluppata …

La Protezione Civile sezionale

Quale naturale conseguenza dell’esperienza maturata dagli Alpini nei cantieri della ricostruzione in Friuli, è nata in Italia la protezione civile, espressione del desiderio della gente di aiutare chi ne ha necessità per dovere compiuto.
Lo Stato ha pensato bene di utilizzare le enormi potenzialità che il volontariato, dopo l’esperienza del Friuli, aveva dimostrato di possedere.
Agli Alpini era bastato un mese per mettere in piedi e far funzionare gli undici cantieri del Friuli.
Durante l’Assemblea straordinaria dei delegati che ebbe luogo il 9 settembre 1985 a Milano vennero approvate alcune modifiche allo statuto sociale dell’Associazione. La modifica più importante prevedeva che tra gli scopi dell’A.N.A. ci fosse anche la partecipazione volontaria alla P.C.; in particolare il nuovo art. 2 al punto e) recita: ”Concorrere, quale Associazione volontaria al conseguimento dei fini dello Stato e delle pubbliche amministrazioni in materia di protezione civile, in occasione di catastrofi e di calamità naturali.” Inoltre all’art. 39 fu aggiunto il comma: “L’ANA consegue gli scopi di cui all’art. 2.” Con questo atto, la nascita della protezione civile ANA diventò ufficiale.
A tale proposito si ricorda che a decorrere il 20 luglio 1992 tutte le Sezioni della nostra Regione hanno firmato, per mano del Presidente Caprioli, un protocollo d’intesa con la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.
Tale atto prevedeva, tra l’altro, al punto 2): “Le Sezioni dell’ANA esistenti nel Friuli-Venezia Giulia collaborano con la Regione per la protezione civile tramite l’apporto dei propri volontari e/o mezzi nell’attività di previsione, prevenzione, soccorso e avvio della ripresa, impegnandosi alla mobilitazione ove l’autorità regionale lo richieda…omissis…
La disponibilità potrà essere assicurata anche in caso di esercitazioni che verranno richieste dalle Amministrazioni locali, nel quadro del coordinamento della Direzione regionale della P.C.”.
Ed al successivo punto 3) lettera B): “L’ANA costituisce nell’ambito delle proprie Sezioni, nuclei operativi di volontari che potranno essere impiegati sul territorio regionale direttamente su richiesta della Direzione regionale della P.C. Nelle ipotesi di attività esercitative, addestrative ed operative dell’ANA, l’Associazione stessa potrà disporre di tutti i propri volontari, compresi quelli inseriti dei Gruppi comunali, previa tempestiva comunicazione all’Autorità comunale ovvero alla Direzione regionale della P.C.”.

Il cantiere di Attimis

Forse in pochi ricordano e molti ignorano che la riunione, durante la quale prese corpo l’idea del Presidente Bertagnolli di costituire dei cantieri di lavoro in Friuli, fu tenuta il 20 maggio 1976 proprio a Gorizia, la Sezione più vicina tra quelle non colpite dal sisma.
La bozza di progetto allora predisposto, prevedeva l’apertura di 30 cantieri e la presenza giornaliera di 100 persone per ogni cantiere. La zona di lavoro doveva essere un paese della fascia terremotata limitrofa all’epicentro. Ogni volontario avrebbe dovuto portare con sè il necessario per tutto il periodo di permanenza. L’Associazione avrebbe fornito il vitto a tutti i partecipanti. Scopo dell’iniziativa era quello di fornire un tetto alla maggiore parte delle famiglie prima dell’arrivo dell’inverno.
Sull’intervento dell’A.N.A. in Friuli si è già detto e scritto molto, ma in un resoconto dell’attività della Sezione di Gorizia durante i suoi quasi 100 anni di vita, non poteva mancare un accenno al contributo fornito dagli Alpini isontini a quella iniziativa. E per lo scopo non servono molte parole ma sono sufficienti solamente alcuni dati.
La tempestività: già il 24 maggio a Milano convocati i presidenti di sezione viene attribuito al cantiere n. 2 la zona di Attimis. Sezioni partecipanti, oltre a Gorizia, Trieste, Palmanova, Feltre e Cadore.
Il giorno successivo, a Gorizia, si decide un sopralluogo che viene effettuato il 27 maggio.
Il 6 giugno ha inizio la sistemazione del campo e l’8 giugno si procede alla nomina dei responsabili: capo cantiere l’ing. Aldo Innocente (Trieste), capo campo gen. Sergio Meneguzzo (Gorizia), – contabile Livio Tomasi (Gorizia), coadiutori il signor Enrico Macor ed il geom. Fiore de Biasi, coordinatore per le sezioni presenti, il presidente della sezione di Gorizia dott. Querini.
Il 15 giugno, infine, (esattamente un mese e nove giorni dopo il terremoto) viene aperto il cantiere n. 2 di Attimis ed il giorno 8 agosto il n. 2 bis a Savorgnano del Torre.
Generosità: la sezione di Gorizia, nei tre mesi di lavoro, ha fornito al campo 240 persone tra alpini ed amici e raccolto una somma complessiva di L. 21.241.532, oltre a materiali, attrezzature e mezzi vari forniture da ditte ed imprese della provincia.

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Le attività più significative

L’attività svolta a tutt’oggi dal Nucleo sezionale di P.C. può essere così riassunta:
Giugno 1989: Esercitazione nazionale P.C. “ANA 4” a Trieste, con 9 volontari dei Gruppi di Gorizia, Monfalcone, Ronchi e Fogliano-Redipuglia.
Settembre 1989: Esercitazione triveneta P.C. “Triveneto 1”, a Bassano del Grappa con 24 volontari dei Gruppi di Gorizia, Monfalcone e Lucinico ed una ambulanza. Dicembre 1989: Esercitazione di P.C. “lsonzo 89” a Poggio Terza Armata con 10 volontari dei Gruppi Monfalcone e Gorizia.
Giugno 1990: Esercitazione nazionale P.C. “ANA 5” a Trento, con 17 volontari (compresi 2 amici) dei Gruppi Gorizia, Monfalcone e Lucinico. Settembre 1991: Esercitazione triveneta P.C. “Tagliamento 91’ a Latisana organizzata dalla Sezione di Udine, con 27 volontari (compresi 3 amici) dci Gruppi Gorizia, Monfalcone e Lucinico, nei giorni 20, 21 e 22.
Aprile 1992: Esercitazione triveneta P.C. “Malcesine 92” organizzata dalla sezione di Verona, con 15 volontari (compresi 2 amici) dei Gruppi di Gorizia, Monfalcone e Lucinico.
Nel 1992, inoltre, è stata indetta la giornata nazionale di Protezione Civile dell’A.N.A., da effettuarsi ogni anno nel mese di Giugno.
Nel corso di tale giornata, in ogni Sezione dovranno essere effettuati e documentati interventi a favore delle comunità locali.
Alla prima giornata, hanno aderito sette Gruppi della Sezione con lavori di varia natura effettuati nei rispettivi Comuni. L’anno successivo, solamente 3 Gruppi hanno effettuato la esercitazione, che dovrà essere ripetuta, come stabilito dalla sede nazionale, ogni anno, sempre nel mese di giugno.
Deve essere anche ricordato l’intervento effettuato all’estero, su richiesta del console italiano di Capodistria e su invito della Sede nazionale, , i volontari della nostra Sezione prestarono servizio presso il campo profughi di Punta Salvatore in Istria, dove, assieme a volontari di altre Sezioni della regione, gli Alpini hanno contribuito all’allestimento di un campo profughi. Sette Alpini ed un amico dei Gruppi di Gorizia e Monfalcone si sono alternati in più nell’allestimento del campo.
Nel giugno del 2013 per lavori di sottobosco e ripristino sentieri e successivamente nel novembre del 2017 presso il parco della villa Coronini-Kromberg si è svolta un’esercitazione sezionale con lavori di pulizia dei sentieri, degli arbusti del parco ed in contemporanea sono state messe a punto le radio del nucleo RTX dando la possibilità a tutti i volontari che hanno partecipato di mantenere la confidenza con le attrezzature e di affinare il lavoro di squadra indispensabile nel momenti nei quali si sarà chiamati ad intervenire.
Nel mese di febbraio 2018 a Sagrado d’Isonzo i Volontari della Sezione ANA di Gorizia sono stati coinvolti nell“Esercitazione denominata “Sdraussina 2018” in supporto al Comune di Sagrado D’Isonzo. Preparazione e distribuzione pranzo per 100 Volontari di Protezione Civile Comunale, partecipanti all’esercitazione.
Ad ottobre 2018, partecipazione all’ESERCITAZIONE Nazionale VARDIREX, collaborazione fra Esercito (Truppe Alpine), Aviazione e Protezione Civile ANA. Il nostro gruppo ha dato il contributo con una componente della squadra sanitaria.
Marzo 2019 partecipazione all’Esercitazione di Protezione Civile – #GOex2019 – organizzata dal Comune di Gorizia, programmata nel territorio comunale ed articolata in più fasi con l’obiettivo dell’esercitazione di testare il funzionamento del Sistema comunale di Protezione Civile nelle sue varie articolazioni e rinnovare la collaborazione e le amicizie con Enti e Organizzazioni dei comuni limitrofi sia nazionali che transfrontalieri;

Sempre a 30 marzo 2019, partecipazione alla dimostrazione di Protezione Civile “A Scuola di Protezione Civile” svoltasi all’Istituto Brignoli di Gradisca d’Isonzo. Promossa dall’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Gorizia e ISIS “Brignoli-Einaudi-Marconi” con il patrocinio e collaborazione del Comune di Gradisca d’Isonzo e della Protezione Civile della Regione autonoma F.V.G.;

“Settimana Nazionale della Protezione Civile dal 13 al 19 settembre 2019”, partecipazione alla giornata di informazione alla popolazione sui temi della Protezione Civile, svoltasi a Gorizia il 19 ottobre, nell’area antistante i Giardini Pubblici di Corso Verdi e coordinata dal Servizio comunale di Protezione Civile;
Da alcuni anni il Nucleo di Protezione Civile della Sezione ANA di Gorizia collabora con i propri Volontari alla manifestazione enogastronomica “GUSTI DI FRONTIERA ” che si tiene a Gorizia nel mese di fine settembre, con mansioni di informazione alla popolazione e controllo postazioni assegnate;

Gli interventi a livello nazionale e internazionale
ANNO LUOGO
1976 FRIULI
1980 IRPINIA
1987 VALTELLINA E VAL BREMBANA
1989 ARMENIA
1994 ALLUVIONE PIEMONTE
1997 SISMA UMBRIA E MARCHE
1998 SARNO
1999 OSPEDALE DA CAMPO  A VALONA
2000 ALLUVIONE PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
2002 TERREMOTO MOLISE
2002 ALLUVIONI E FRANE VARIE
2009/2010 TERREMOTO ABRUZZO
2012 TERREMOTO IN PIANURA PADANA
2016/2017 TERREMOTO CENTRO ITALIA
2018 EMERGENZA ALLUVIONE VENETO “VAIA”

ALPINI: ESEMPIO PER L’ITALIA