Il 15 febbraio 2025 si è tenuta la cerimonia di “Inaugurazione” del rinnovato Sacrario di Oslavia con una S. Messa celebrata dall’ordinario militare Santo Marcianò, presenti il ministro della difesa Guido Crosetto, il ministro Luca Ciriani, la M.O.V.M. Paola Del Din, tante autorità e numerose Associazioni d’Arma con i loro associati.
L’ attività di riqualificazione dell’intera area monumentale, dove sono raccolti i resti di 57.200 caduti italiani e di 539 soldati austro-ungarici, hanno visto impegnata anche la Scuola Brignoli con gli studenti che hanno piantumato diversi arbusti e la sistemazione e cura delle piante dell’area arborea di accesso al luogo sacro, mentre in quest’ultima fase sono stati sistemati lo scalone di ingresso, rimessi a nuovo i quattro cannoni presenti al Sacrario e resa di nuovo funzionante la “Campana Chiara”.

La fine dei lavori è stata accolta con vivo piacere dagli Alpini isontini che al monumento di Oslavia sono legati, oltre che dai valori della Memoria e Ricordo, da sentimenti e legami profondi.
La “Campana Chiara” fu inaugurata il 4 novembre 1959 e ne dà notizia anche “L’Alpino” citando la presenza di 10 mila persone che, dopo aver partecipato in mattinata alle cerimonie al Sacrario di Redipuglia, erano accorsi ad Oslavia per udirne i primi rintocchi.

Dal libro pubblicato per i 70 anni della costituzione della Sezione ANA di Gorizia ricaviamo: TRE ALPINI PER “CHIARA”, LA CAMPANA DI OSLAVIA – Un’idea dell’alpino Ferruccio Bernardis, Sindaco di Gorizia la costruzione della campana “Chiara” al Monumento Ossario di Oslavia. Fu realizzata su progetto dell’alpino architetto Paolo Caccia Dominioni, socio della Sezione Isontina, in massima parte con offerte giunte da ogni parte d’Italia. Un altro alpino, il gen. Ricagno, che comandò la “Julia” in Russia, all’epoca Commissario per le Onoranze ai Caduti, ne facilitò l’esecuzione “per quanto di sua competenza” ed assicurò un contributo per il completamento dei lavori. “Chiara” è stata la Santa davanti alla quale retrocedettero bande di armati saraceni che volevano invadere Assisi.

Le Penne Nere isontine oltre che a partecipare e promuovere qualsiasi iniziativa ed azione tesa al ricupero della campana, unitamente ad altre Sezioni ANA del FVG provvedono all’apertura e la custodia del Sacrario i sabati e le domeniche da metà marzo fino al 4 novembre di ogni anno, a partire dal 2013, ininterrottamente fino ad oggi. Gli Alpini con la loro presenza volontaria, consentono ai visitatori di poter accedere ai luoghi della memoria e del ricordo della prima guerra mondiale e visitare i Sacrari di Oslavia e di Redipuglia.
Insomma, con molta soddisfazione: “era ora”!