Una giornata impegnativa quella di sabato 28 ottobre, che è iniziata in Municipio dove il sindaco Rodolfo Ziberna e il vicesindaco Chiara Gatta hanno accolto una delegazione dell’Associazione Nazionale Alpini guidata dal presidente nazionale Sebastiano Favero e dal gen. di Divisione Vespaziani. Il Sindaco ha consegnato al presidente della Sezione Ana di Gorizia Paolo Verdoliva i “Tre sodi goriziani” testimoniando con ciò alle Penne Nere il “riconoscimento di 100 anni di sacrifici, orgoglio e di vicinanza costante alla nostra comunità”. Il presidente Favero ha poi firmato l’Albo d’Onore del Comune con una dedica “…ai cittadini di Gorizia in memoria e riconoscenza per il sacrificio e la dedizione per l’Unità della Patria con stima e gratitudine…“.
Uno scambio di doni ha suggellato l’incontro.
La mattinata è proseguita con la riunione, tenuta per l’occasione a Gorizia, del Consiglio Direttivo Nazionale (che ha fra l’altro stabilita la città di Biella come sede dell’Adunata nazionale del 2025) e dal successivo pranzo di gala presso il castello di Villa Russiz a Capriva.

Al teatro Verdi, la sera, si è svolto il concerto che gli Alpini per i cento anni della loro Sezione hanno voluto regalare alla popolazione goriziano-isontina e a sé stessi.
Il preambolo ha visto il conferimento, da parte del sindaco Ziberna, della Cittadinanza onoraria del Comune di Gorizia all’Associazione Nazionale Alpini nelle mani del presidente nazionale ANA Favero. Il Sindaco ha letto il testo della delibera del conferimento, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, rimarcando poi come il riconoscimento vada alla Associazione nazionale degli alpini su espressa indicazione del presidente della Sezione Paolo Verdoliva, a dimostrazione di come gli Alpini si sentano una grande famiglia profondamente inserita nel tessuto sociale: “da oggi, simbolicamente, Gorizia tutta porta il cappello degli Alpini” ha poi commentato. Il presidente Favero ha ringraziato citando Gorizia quale simbolo di valori, resistenza, sacrifici e appartenenza e ha aggiunto: ” essere cittadini onorari della città ci riempie di orgoglio e soddisfazione ed è la testimonianza della vicinanza vera e concreta dell’Ana alla gente comune”.

Lo spettacolo che ne è seguito e che ha veramente entusiasmato il numeroso pubblico presente ha visto partecipare il coro “Ardito Desio” della Sezione Ana di Palmanova e la fanfara della Brigata Alpina Julia: due complessi amici degli Alpini goriziani già più volte presenti in città.
Il coro guidato dal maestro Nazario Modesti, ha eseguito una serie di cante tratte dal repertorio alpino ma ha voluto rendere omaggio alla città iniziando dalla “Rapsodia II” del maestro goriziano C. A. Seghizzi e terminando con un inedito “Isonzo 17” di Zamero/Modesti : un testo che ricorda i fatti della Prima Guerra Mondiale su una musica dolce e accattivante che sembra seguire un pacifico corso del fiume.
Decisamente marziali le esecuzioni della Fanfara guidata dal maestro Sergente Maggiore Flavio Mercorillo: una serie di marce di varie epoche e di diversi compositori dell’Europa e degli Stati Uniti, iniziando però con “Gorizia”. Ne è risultato uno spettacolo entusiasmante dove sono stati messi in risalto la capacità espressiva, la bravura dei singoli maestri componenti la fanfara e la sapiente guida del direttore. Una commovente esecuzione de “Il Signore delle cime” di Bepi De Marzi con l’uso sommesso dei vari fiati alternato al complesso degli strumenti ha reso quasi “cantato” il tutto.

La serata musicale, brillantemente presentata dall’Alpino Nicola Stefani, conosciuto e apprezzato speaker delle Adunate, si è conclusa con l’esecuzione a complessi uniti di “33” e “Inno Italiano” con tutto il pubblico in piedi e sull’attenti.
Il presidente Paolo Verdoliva ha brevemente citato le nuove iniziative e ringraziato quanti hanno contribuito alla riuscita delle manifestazioni ed eventi: in particolare i due direttori e lo speaker ai quali è stato consegnato per ricordo il crest e il guidoncino che ricordano i 100 anni di costituzione della Sezione Ana di Gorizia.