
Domenica 29 settembre il Gruppo Alpini “G.Piagno M.A.V.M.” di Fogliano Redipuglia ha festeggiato i novant’anni di Franco (Renzo all’anagrafe) Demarchi. NOVANTA! Vissuti intensamente, dividendosi tra l’amata moglie Giuliana e la famiglia (ha due figlie, Luisa e Laura e due nipoti), il lavoro, la montagna e il Gruppo, del quale è socio dai tempi dell’ingegner Cosolo. Entrò nel Gruppo con Uccio Vittori e da allora non ci ha più lasciati. Nativo di Fogliano, risiede a Sagrado da moltissimi anni.
Renzo Demarchi (detto Franco) è partito per la Scuola Militare Alpina di Aosta nel maggio 1956 – tre mesi prima della prevista chiamata alla leva- perché ammesso a frequentare il 9° corso ASC, che ha terminato con successo nell’agosto dello stesso anno. Successivamente ha svolto il servizio militare come sergente di prima nomina presso il 7° Reggimento Alpini di stanza a Pieve di Cadore nella caserma Buffa di Perrero. Si è congedato nel novembre 1957.
Il lavoro: Franco ha lavorato come carpentiere in ferro ed è un maestro della saldatura e della modellatura del ferro, ma quel che colpisce è che ha saputo convertire parte del suo mestiere in arte, realizzando opere uniche in ferro battuto che oggi adornano case, aziende, la nostra stessa sede, musei…Spesso Franco ha utilizzato nelle sue creazioni reperti bellici, come bossoli, frammenti, “code di porco”, o pietra carsica…. Un esempio è il cancello decorato da un cappello alpino in ferro che chiude in sicurezza la porta d’ingresso della nostra nuova casetta di via Filzi; un altro un’aquila bipenne che fa bella mostra di sé presso il museo degli speleologi di san Martino del Carso; un bel manufatto raffigurante una scena agreste presso l’azienda Castelvecchio, il supporto in ferro del battistero della chiesa di Sagrado… Mi fermo qui, l’elenco sarebbe lunghissimo.
La montagna: con il gruppo di amici “Le cavre del Carso”, è salito in cima a decine e decine di montagne, aggiornando poi un accurato “diario di montagna”. Spesso alle ascensioni partecipavano anche le signore. Una impresa epica di questa affiatata compagnia è stata il trasporto a spalla in cima al Jôf Fuart (2666 m) di una Madonnina in pietra che Ernesto Zorzi aveva raccolto a pezzi tra le macerie della chiesa di Sedilis presso Tarcento. Uccio, artigiano-artista della pietra, l’aveva restaurata magistralmente e poi…zaino o, meglio, zaini in spalla e via verso la cima della montagna. Chi portava il cemento, chi il piedestallo e chi (Ernesto) la statua votiva. Il nostro Gruppo ha lasciato una traccia in montagna, che ancor oggi rimane in vetta, anche in memoria di chi non c’è più.
Franco ha sempre partecipato alle attività del nostro gruppo, adunate, gite, manifestazioni di comunità ed è tuttora un assiduo frequentatore delle riunioni del venerdì sera.
Come Capogruppo mi preme sottolineare il suo incitamento rivolto al direttivo affinché rimanga in carica e mantenga attivo il nostro tenace seppur piccolo sodalizio.
I festeggiamenti sono iniziati con la Santa messa officiata dal parroco don Giovanni Sponton presso la chiesa di Sagrado alla presenza del Presidente sezionale Cav. Paolo Verdoliva, dei sindaci di Sagrado Marco Vittori e Fogliano Redipuglia dottoressa Cristiana Pisano e di molti alpini e famigliari. Il festeggiato ha voluto prendere la parola alla fine della celebrazione ringraziando tutti i presenti.
Ecco alcuni passi del suo accorato intervento: “Ringrazio di cuore gli amici alpini per questa festa. E’ proprio vero che siamo una grande famiglia”. Un ringraziamento particolare a don Giovanni per la sua incessante opera e le parole di apprezzamento nei miei confronti”; infine un pensiero all’adorata moglie Gigliana (volata in cielo alcuni anni fa): “La gioia più grande è stata quella di sposare una donna meravigliosa”. “Bisogna tirare avanti nel nome di Dio” – Franco è anche uomo di profonda fede cristiana.
All’uscita dalla chiesa abbiamo scattato tante foto di gruppo per immortalare una giornata memorabile. Poi Franco ci ha offerto un brindisi con un ricco antipasto presso un locale della zona ed infine un pranzo in amicizia presso la trattoria di Maurizio, nostro socio alpino. Alla fine del pranzo, coronato da una bellissima torta con cappello, il Presidente Verdoliva ha elogiato Franco per la sua lunga attività nel gruppo e gli ha donato il libro commemorativo del centenario della Sezione con tanto di dedica autografa. Il Gruppo, a sua volta, ha donato a Franco una spilla a forma di cappellino d’oro (è un alpino d’oro) ed una raccolta di foto a partire dai tempi del servizio militare come sergente fino ai giorni nostri passando per i suoi lunghi ed operosi anni.
Una bellissima giornata di festa!
Insomma, tanti auguri Franco per i tuoi primi novant’anni da parte di tutto il Gruppo!



