Rendere omaggio e ricordare quanti sono caduti in nome della propria Patria è un dovere oltre che un
sentimento profondo per ogni cittadino, ma soprattutto per chi abbia servito o serva in armi la propria
Nazione.
E’ con questo spirito che in occasione della festa più importante dello Stato Italiano, quella della Repubblica,
al Sacrario dei 100 mila caduti di Redipuglia, le Associazioni d’Arma, i Comuni delle città con i loro Gonfaloni
e i rappresentanti delle Forze Armate si sono dati appuntamento e schierati alla base dei gradoni del
Sacrario.
Una cerimonia tanto sentita da chi vi partecipa quanto sempre più ignorata e disattesa nel sentire comune.
Presenti le Autorità, poche, come poco il pubblico che ha fatto ala alla cerimonia.
Dopo la lettura della “Preghiera per la Patria” da parte di don Sigismondo Schiavone e della motivazione del
conferimento della Medaglia d’Oro al Milite Ignoto da parte della centenaria M.O. Paola Del Din, ha preso
la parola per il Governo il ministro Luca Ciriani.
Il tutto in una rara mattinata di sole, senza la presenza di una banda, con le persone che si perdevano
nell’ampia e solenne vastità del Sacrario con di fronte il Colle Sant’Elia interdetto per gli interminabili lavori
di risistemazione.