
La ricorrenza del 4 novembre, adesso “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”, rimane un appuntamento particolarmente sentito e al Sacrario dei Centomila trova un momento di sintesi di memorie e ricordi.
La cerimonia si è svolta con il consueto ma sempre affascinante copione: afflusso di labari di Comuni e di Associazioni d’arma, Reparti dell’esercito e arrivo delle Autorità con schieramento al fianco della tomba del Duca d’Aosta. Preghiere e discorsi: commovente la lettura della motivazione della concessione della M.O. al Milite ignoto da parte della centenaria M.O. al V.M. Paola Del Din. Come ogni anno sul primo gradone era presente il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini scortato dai Consiglieri nazionali.
Anche quest’anno però non sono stati accesi i braceri ai lati della scalinata del Sacrario da parte della Fiaccola alpina della fraternità giunta alla 67° edizione. Partita il 1° novembre dal Sacrario di Timau, attraversando il Friuli per arrivare ad Aquileia e al mare dopo aver acceso le fiamme sui luoghi della memoria per giungere infine al Sacrario di Oslavia, ha il 4 novembre terminato il percorso con il suo messaggio di pace e concordia fra i popoli sul colle S. Elia.
Nonostante i lavori di ristrutturazione in atto impediscano lo storico accesso al colle l’accensione del fuoco sulla sommità di quello che è stato il primo luogo di raccolta dei caduti del Carso è stata forse più sentita e non meno priva di pathos. Una cerimonia quasi intima resa solenne dalla presenza del Labaro dell’ANA con le sue 209 Medaglie d’Oro al Valor Militare.







